È iniziata la produzione di “Tagliati per le corse”, un road movie che seguirà il cammino e le storie di sei atleti di Obiettivo3 che puntano alla qualificazione ai prossimi Giochi paralimpici.
Il sogno paralimpico è a un passo e la strada che conduce verso Parigi 2024 sarà seguita da Obiettivo3 attraverso una produzione speciale. “Tagliati per le corse” è il titolo del docufilm che accompagnerà il percorso di sei atleti impegnati a tentare la qualificazione ai prossimi Giochi paralimpici. Una produzione molto articolata che è iniziata lo scorso aprile e che arriverà fino alle porte della capitale francese per seguire passo dopo passo il cammino dei protagonisti. Un road movie che accenderà i riflettori sulle ultime gare decisive per la qualificazione alle Paralimpiadi, entrerà in profondità negli allenamenti ma anche nelle storie personali di ciascuno di loro. Un vero e proprio viaggio in giro per l’Europa ma anche nella vita degli atleti e nel percorso personale che ha portato ciascuno di loro a vestire la maglia della Nazionale, fino a sognare la conquista del traguardo più ambito. Un percorso che guarda avanti senza nascondere la storia di ognuno, che indaga sui sogni, sull’amicizia, sulle difficoltà superate e quelle ancora da affrontare. Gente tosta, quella che dopo un incidente ha saputo ricostruirsi e intraprendere una nuova vita, una vita da atleta che forse mai avrebbero immaginato. Una riflessione su ciò che si è stati e su ciò che si è ora, nel presente e nel prossimo futuro.
Sei atleti, cinque paraciclisti e una guida, sono i protagonisti di questo racconto. Storie che si intrecciano, in alcuni casi si fondono completamente, come quelle di Federico Andreoli e Paolo Totò. Il primo, 25enne ciclista ipovedente di Milano, corre assieme al secondo, 33enne di Fermo, ex ciclista professionista che gli fa da guida. Poi c’è Ana Vitelaru, handbiker reggiana classe 1983. Lei ai Giochi c’è già stata, a Tokyo, si è messa al collo ori mondiali ed europei e ora le manca solo la medaglia olimpica. C’è chi insegue la qualificazione per la prima volta, sempre con l’handbike. Tiziano Monti, 35enne di Tarquinia, guida una bici costruita partendo dalla scocca realizzata per Zanardi. Al suo fianco ci sono due freschi campioni d’Europa, come Davide Cortini (46enne emiliano di Casalfiumanese) e Giulia Ruffato (36enne veneta di Pianiga).
«Nel nostro intento questa nuova produzione vuole essere un’ulteriore e necessaria forma di sensibilizzazione sul tema di sport e disabilità», le parole di Barbara Manni, marketing manager di Obiettivo3. «Il nostro desiderio più grande è quello di continuare a diffondere e tenere vivi i valori del progetto avviato da Alex Zanardi, anche perché in fondo i protagonisti di questo racconto sono tutti “figli” del suo pensiero. In questo road-movie, incentrato sull’anno paralimpico, da un lato si chiude un po’ il cerchio di un percorso, di un viaggio, dall’altro ci apre verso nuovi sogni e traguardi da raccontare. Perché loro, come Alex, inseguendo il loro sogno, ci invitano a sognare, a provarci, a migliorare. Sempre».
Il docufilm, prodotto da Obiettivo3, si avvarrà della produzione esecutiva di FilmArt Studio e della regia di Francesco Mansutti, che ha già diretto assieme a Vinicio Stefanello “La grande staffetta”. L’opera sarà realizzata grazie al fondamentale sostegno dei partner che hanno creduto nel progetto: Bper Banca, Castelli Cycling, Consorzio del Prosecco Doc, Maratona delle Dolomiti e Cetilar.