Dicembre 13, 2024

OBIETTIVOSCI RAFFORZA LA COLLABORAZIONE CON ENJOYSKI E MAURO BERNARDI

by Obiettivo3 in News

La quarta stagione di ObiettivoSCI, si è aperta con una grande novità: Enjoyski e il maestro Mauro Bernardi affiancheranno lo staff di Obiettivo3 nella preparazione degli atleti. 

La quarta stagione di ObiettivoSCI, sostenuta da Fondazione Allianz UMANA MENTE, si è aperta con una grande novità. Da quest’anno, infatti, si rafforza ancora di più la collaborazione con Enjoyski e in particolare con il maestro Mauro Bernardi, che già negli ultimi campus ha seguito da vicino gli atleti del nostro progetto. Una partnership che si aggiunge ad altre avviate negli anni scorsi e che permetterà a ObiettivoSCI di avere un punto di riferimento in più assieme al quale coltivare e accrescere la passione degli atleti selezionati. Enjoyski, infatti, metterà a disposizione i propri mezzi, le attrezzature e le competenze dei tecnici, affiancando lo staff di Obiettivo3 nella preparazione degli sciatori paralimpici.

«La nostra no profit è impegnata da anni per permettere al maggior numero possibile di persone con disabilità di iniziare a sciare», racconta Mauro Bernardi. «La nostra missione è molto simile a quella che porta avanti Obiettivo3 e per questo ci è venuto naturale sostenere il progetto ObiettivoSCI. Condividiamo a pieno lo spirito e la filosofia di Alex Zanardi. Specialmente per quanto riguarda gli sport invernali crediamo che sia necessario allargare il più possibile il bacino d’utenza, con una finalità duplice. Da una parte, vogliamo aiutare quante più persone disabili a iniziare una nuova attività sportiva. Dall’altra, se riusciamo a coinvolgere tanti nuovi atleti è più probabile che emerga un maggior numero di campioni. Come diceva Alex, quanta gente ha talento ma non l’ha mai scoperto perché non ha potuto provarci?».

Lo sci, infatti, non è una disciplina delle più semplici. Per ottenere qualche risultato c’è bisogno di estrema passione, cura e costanza negli allenamenti. «Ci sono tanti ostacoli da superare. In primis i costi e poi il freddo, i viaggi in montagna, la difficoltà delle prime volte. Ci vuole una grande motivazione per non mollare durante il percorso. Ecco perché, quando alleno i ragazzi, faccio spesso leva sulle loro sensazioni. Voglio che siano sempre a loro agio, che si sentano liberi, che si godano il piacere di praticare questo sport. L’empatia che si crea tra un maestro e gli allievi credo sia fondamentale».

In media, da quando comincia, quanto tempo ci impiega un atleta per ottenere i primi risultati nello sci alpino paralimpico?
«Dipende da caso a caso. Se parliamo di una persona che non aveva mai sciato in precedenza, possono volerci anche tre stagioni per farsi valere a livello agonistico, anche se già dopo la prima si può raggiungere buona confidenza con la disciplina. Di sicuro, un eventuale passato da sciatore normodotato può accelerare i tempi».