Settembre 1, 2021

MERAVIGLIOSA KATIA: È SUA LA PRIMA MEDAGLIA OLIMPICA DI OBIETTIVO3

by Obiettivo3 in News

Katia Aere conquista il bronzo nella prova in linea della categoria H5 alle Paralimpiadi di Tokyo. Dai primi passi a Maniago nel 2018 fino al successo olimpico, la paraciclista friulana incarna il significato di O3. 

Primo settembre 2021. Una data che resterà per sempre scolpita nella storia di Obiettivo3. Katia Aere (nelle immagini Rai), cinquantenne paraciclista friulana, ha conquistato alle Paralimpiadi di Tokyo la medaglia di bronzo nella prova in linea della categoria H5. È la prima medaglia olimpica della storia di Obiettivo3, è la prima medaglia olimpica per Katia, è il coronamento di un sogno lungo quattro anni. Il sogno di Alex Zanardi. Katia Aere incarna alla perfezione il significato più profondo del progetto Obiettivo3. Dopo una lunga e soddisfacente carriera nel nuoto, l’atleta di Spilimbergo ha voluto cimentarsi con una nuova disciplina, partecipando alla giornata di reclutamento promossa da Obiettivo3 in occasione dei mondiali di Maniago ad agosto 2018. Lì è salita per la prima volta su un’handbike, si è innamorata del mezzo e del progetto, venendo subito reclutata da Obiettivo3. E iniziando a pedalare sempre più forte. Così, appena tre anni dopo, grazie ai consigli e all’aiuto costante di Alex Zanardi e Pierino Dainese, che l’ha tesserata con Anmil Sport Italia, Katia non solo ha conquistato il pass olimpico ma anche portato a casa una meravigliosa medaglia di bronzo. Un traguardo straordinario e ampiamente meritato per un’atleta capace di migliorarsi giorno dopo giorno grazie ad allenamenti, duro lavoro e sacrifici. E anche grazie a una grandissima forza d’animo che le ha permesso di smaltire in fretta la piccola delusione per la prova a cronometro, facendole gestire nel modo migliore la gara in linea. Una prova che per larghi tratti l’ha vista correre in solitaria, difendendo strenuamente il terzo posto fino al traguardo, quando non è riuscita a trattenere le lacrime di gioia.

CHI È KATIA. Katia Aere, classe 1971, è originaria di Spilimbergo, la città dei mosaici in provincia di Pordenone. Infermiera professionale, sposata con Giuseppe, da adolescente ha coltivato una grande passione per l’atletica leggera, nel salto in alto e nella corsa a ostacoli, prima che un problema alle caviglie la costringesse a smettere. Nel 2003 un’improvvisa malattia autoimmune ne mina il fisico e la obbliga a cure lunghe e complesse. Tra le terapie consigliate c’è anche l’idrokinesi, che inizialmente Katia rifiuta a causa della sua fobia giovanile per l’acqua. Ma una volta convintasi a sottoporsi all’idrokinesiterapia, il mondo si capovolge. Katia impara a nuotare a 40 anni, le piace, diventa agonista e inizia a sbaragliare il campo, conquistando record su record e incamerando 28 titoli italiani in vasca. Iniziando così a sognare le Paralimpiadi. Il sogno si alimenta quando, nell’estate 2018, una cara amica l’accompagna a Maniago, le presenta Alex Zanardi e lo staff di Obiettivo3. L’emozione che le regala provare l’handbike la porta indietro di quasi 20 anni, la sensazione del vento che soffia in faccia la conquista subito e la convince ad affiancare agli allenamenti in piscina, anche quelli con l’handbike. Dopo essere stata reclutata da Obiettivo3 comincia a mettersi in luce anche nel paraciclismo, categoria H5, e conquista la Nazionale. In Azzurro, dopo i due terzi posti ai mondiali 2021, arriva l’apoteosi con la conquista della medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo.