Andrea Tarlao

Andrea Tarlao
Gorizia

Andrea Tarlao, classe 1984, è un ciclista paralimpico nato a Gorzia e residente a Fiumicello Villa Vicentina, in provincia di Udine. Siamo nel profondo nord-est: terra di confine, di lavoratori ma anche di grandi appassionati sportivi. È qui che cresce Andrea, è qui che ci sono le sue radici. Radici che affondano a quasi un secolo fa, quando il nonno paterno, Aldo, si impose come uno dei punti di forza della nazionale di canottaggio, vincendo anche una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra 1948. Anche se la disciplina del destino è un altra. Aldo, dopo aver concluso la carriera, si dedica al ciclismo, seguendo le gare del figlio Riccardo. Proprio durante un evento Riccardo conosce Marina, giudice di gara della Fci. Sboccia l’amore e arriva anche un figlio. Proprio Andrea, che a causa di alcune complicazioni durante il parto nasce con una paresi ostetrica al braccio sinistro. Una disabilità non sempre semplice da accettare, ma che il ragazzo riesce a trasformare in un punto di forza proprio grazie allo sport. Andrea pratica tante discipline, in particolare il nuoto, fondamentale per la riabilitazione. Ma l’attrazione con la bicicletta è fatale e lo porta in sella già da piccolino. Compete al fianco dei normodotati e questo lo aiuta a crescere e sentirsi come gli altri.

In età adulta gli si spalancano le porte dello sport paralimpico e lui non si fa sfuggire l’occasione. Nella categoria C5 diventa pian piano uno dei leader mondiali, partecipa a tre Paralimpiadi, vince il bronzo su strada a Rio 2016 e ci aggiunge anche dieci medaglie mondiali (su strada e su pista) tra le quali tre ori. Il tutto continuando il lavoro da impiegato in banca e crescendo assieme alla compagna Samantha i due figli Manuel e Mattia. Da compagno di stanza di Alex Zanardi in occasione delle Paralimpiadi di Londra, entra subito in contatto con il progetto Obiettivo3. Ma è nell’ultimo biennio che il suo ruolo si fa veramente attivo. Diventa un punto di riferimento per i giovani ciclisti che stanno muovendo le prime pedalate, pur senza trascurare una carriera che lo vede ancora in prima linea e potrebbe riservargli un futuro roseo su pista.